Mangia piano, digerisci meglio.
Incontro tante persone colpite da reflusso gastroesofageo, ernia iatale e acidità gastrica. Quel che mangiamo arriva, attraverso l’esofago, nello stomaco. E qui possono iniziare i guai!
Lo stomaco accoglie il cibo e comincia a contrarsi. Lo fa tre volte in un minuto per ridurlo in porzioni di 1-3 mm.
Mangiare con voracità vuol dire ingerire cibo di dimensioni più grandi e obbligare lo stomaco a contrazioni forti e prolungate. Solo quando tutte le parti di cibo sono ridotte a 1-3 mm, passano dalla cavità gastrica, attraverso il piloro, nel duodeno per iniziare la digestione intestinale.
Una lunga permanenza nella cavità gastrica può generare reflusso gastroesofageo, bruciori, sensazione globosa dell’addome sopra l’ombelico, eruttazione, malessere…
Lo stomaco, insomma, desidera cibo liquido, caldo, crudo finemente tritato, ridotto in piccole porzioni, ben masticato.