Le soluzioni più all’avanguardia per eliminare da viso e corpo le discromie della pelle sono sempre più numerose. A dispetto di palpebre non del tutto “cadenti” e zigomi abbastanza pronunciati da sostenere un ovale che ancora “tiene”, ogni volta che ci guardiamo allo specchio, prima ancora che per le rughe, la prima occhiata è sempre per loro, le macchie cutanee. Si trattasse anche di un solo esemplare, quell’unico inestetismo sul viso ha la capacità di catalizzare tutta la nostra attenzione. Scegliere il mezzo per liberarsene è il primo passo da fare, ma bisogna armarsidi pazienza. Non solo perché i tempi sono lunghi per qualsiasi trattamento, poiché rispettano il completamento del turn-over cellulare (circa 4 settimane), ma soprattutto perché la riuscita di qualsiasi tecnica utilizzata dipenderà essenzialmente dal nostro impegno.
I FATTORI DI RISCHIO
Definite in medicina “discromie cutanee o iperpigmentazioni”, sono la conseguenza di alterazioni del funzionamento dei melanociti, le cellule addette alla produzione della melanina (pigmento che, oltre a colorarepelle, capelli, peli e occhi, protegge la cute dall’azione dannosa dei raggi ultravioletti). I melanociti non solo con l’avanzare dell’età tendono a non lavorare più nella maniera corretta, favorendo una distribuzione disomogenea del pigmento, ma sotto l’influenza dei raggi del sole e di qualsiasi altra fonte di luce (lampade solari, schermo computer, ecc.), con una funzione protettiva ne producono in eccesso, determinandone di contro antiestetici accumuli. In condizioni normali, il compito di rimozione del surplus di melanina è svolto dagli “scavenger” - veri e propri spazzini del nostro organismo - ma quando il meccanismo, controllato da fattori sia genetici sia ormonali, per qualsiasi motivo a questi riconducibile s'inceppa, la comparsa dell’inestetismo diventa inevitabile. Tanto per rendere meglio l’idea, basti sapere che solo il 13% delle cause rientra nelle naturali conseguenze del fisiologico invecchiamento: tutto il resto dipende essenzialmente dal troppo sole e dall’incidenza di questo su squilibri ormonali (menopausa, gravidanza...), farmaci invasivi (antistaminici, antinfiammatori, antibiotici...), pillola contraccettiva, cattive abitudini alimentari (dieta ricca di grassi, carenza di vitamine, minerali, oligoelementi...), prodotti topici non idonei (contenenti sostanze fotosensibilizzanti). E non solo: secondo le ultime ricerche, anche l’inquinamento non sarebbe da sottovalutare.
STRATEGIE SBIANCANTI
In principio c’erano i peelings. Oggi, grazie al continuo progredire della ricerca di principi attivi altamente performanti, e all’incessante sviluppo della tecnologia, che ogni anno mette sul mercato apparecchi sempre più all’avanguardia, anche per combattere le macchie possiamo contare su trattamenti innovativi, sia per il numero di sedute, sempre più ridotte, sia per la qualità dei risultati, di gran lunga superiori a quelli offerti da metodiche oramai sorpassate. Due vantaggi che non sfuggiranno a un occhio attento alla valutazione dei costi: solo all’apparenza maggiori, ma in realtà da ripartire nel risparmio di tempo e nell’esito più che positivo della prestazione. In ogni modo, indipendentemente dalla metodica utilizzata, la durata dei risultati, che può essere lunghissima (anni!), dipende in gran parte dalla nostra costanza nelle cure domiciliari, dall’uso di prodotti di eccellente qualità e dal nostro stile di vita, il fattore principale!
COME TRATTARE LE DISCROMIE?
Tutto quello che c’è da fare, è accelerare il ricambio cellulare eliminando i cheratinociti, le cellule morte dove si è accumulato il pigmento scuro. Per ottenere i risultati sperati bisogna seguire meticolosamente un programma giornaliero multiattivo che, partendo dalla detersione, continui con l’applicazione costante, mattina e sera, di un siero antimacchia seguito da una crema specifica. Senza cadere nella schiavitù del complesso rituale (layering) messo in atto quotidianamente dalle orientali, per le quali la skincare ha radici antichissime, non dobbiamo fare altro che affidarci a formulazioni ricche di elevate concentrazioni di principi attivi. Tra questi, il più efficace è l’idebenone, un potente antiossidante che va a lavorare direttamente su macchie, discromie, lentiggini, ecc. Valida anche tutta la serie di acidi, dal cogico all’azelaico, piruvico, glicolico, retinoico, ecc., mirati sia a rinnovare la pelle, rendendo più luminoso l’incarnato, sia a inibire la produzione e la distribuzione di nuova melanina. L’imperativo categorico è di non esporsi mai direttamente al sole, né alle altre fonti di luce, proteggendosi sempre con un filtro solare anche in pieno inverno!