Anche anteporre le necessità e le esigenze degli altri alle proprie a lungo andare può implicare l’insorgere di un profondo senso di frustrazione.
«Per questo porre limiti, tracciare dei confini per continuare a sostenere le persone a noi care nel rispetto, tuttavia, di noi stessi, di ciò che siamo e di ciò che vogliamo è fondamentale – spiega la psicoterapeuta. – Se farlo risulta difficile, potrebbe essere utile domandarci cosa temiamo possa accadere se ci mostriamo per ciò che siamo, se non anteponiamo gli altri a noi. Temiamo possano andare via? Temiamo di perdere il loro affetto? Oppure non siamo disposte a rinunciare all’idea che ci siamo costruite di noi stesse e che vogliamo mostrare all’esterno? In ogni caso, è essenziale esplorare le nostre motivazioni, le nostre paure e prendercene cura».
Le conseguenze psicologiche della Sindrome di Wonder Woman
Alla lunga, infatti, la Sindrome di Wonder Woman può avere effetti pesanti sul benessere mentale.
«Gli effetti negativi possono essere molto diversi e possono includere facile irritabilità, accumulo di stress, difficoltà del comportamento alimentare, vissuti ansiosi o depressivi e costanti sensi di colpa – precisa l’esperta. – Non sempre gli effetti di una simile gestione del quotidiano si osservano immediatamente. Tuttavia, a lungo andare, possono portare al burnout, oppure possono sfociare in patologie vere e proprie, come, ad esempio, disturbi ossessivo-compulsivi».
Sindrome di Wonder Woman: come uscirne
Come liberarsi quindi dal peso di queste dinamiche?
«Non esistono regole valide per tutti. Ogni persona ha il proprio “punto di rottura”, la propria realtà con cui fare i conti. Non possiamo affrontare il sovraccarico imponendoci altre regole a cui sottostare» – spiega la psicoterapeuta.
Prendere coscienza del problema, tuttavia, può essere un primo passo.
«È importante prendere consapevolezza delle dinamiche che si mettono in atto e della stanchezza, fisica ed emotiva, che comportano. Solo ascoltarsi, mettere a fuoco i propri bisogni e le paure che ostacolano il cambiamento ci riconnetterà con ciò che per noi è realmente importante e darà luogo ad un percorso trasformativo. Farlo non è sempre semplice: proprio per questo potrebbe essere importante chiedere l’aiuto di un esperto che ci supporti».
Conoscete la sindrome di Wonder Woman?
La Sindrome di Wonder Woman rappresenta una pressione autoimposta che molte donne sperimentano nel desiderio di essere impeccabili in ogni aspetto della propria vita. Questo fenomeno, alimentato dalle pressioni sociali legate al mito del multitasking e al desiderio di aderire a modelli di perfezione irrealistici, può portare a mettere in atto dinamiche che hanno importanti ripercussioni sul proprio benessere mentale.
In ogni contesto, che sia sul lavoro, in famiglia o con gli amici, molte donne si trovano a prendersi cura di tutto e tutti senza chiedere aiuto, senza delegare e cercando costantemente di essere impeccabili e performanti. Questo comportamento, caratteristico della Sindrome di Wonder Woman, può derivare da una serie di fattori, tra cui un ideale di perfezione, che spinge a fissare l'asticella così in alto da risultare praticamente irraggiungibile.
Cercare di essere sempre impeccabili e performanti in ogni situazione ha un prezzo molto alto. Significa mettere i propri bisogni in secondo piano rispetto a quelli degli altri, misurare il proprio valore in base alla produttività e ai risultati raggiunti, senza mai interrogarsi sul limite della propria resistenza fisica e psicologica.
Le donne che si ritrovano intrappolate in questa dinamica non permettono a se stesse la possibilità di essere imperfette. Le aspettative irrealistiche non tengono conto della fragilità, della stanchezza e del bisogno di esprimere la propria emotività.
Spesso, l'incapacità di delegare è correlata al bisogno di avere tutto sotto controllo.
Ma come uscirne?
Seguendo questi step:
Prendere consapevolezza delle dinamiche che la alimentano. Riconoscere il proprio valore indipendentemente dalla capacità di essere impeccabili in ogni situazione è fondamentale per rompere questo ciclo.
Porre dei limiti. dire "no" quando necessario e anteporre le proprie necessità e i propri desideri per preservare il proprio benessere mentale ed emotivo. Questo può comportare la necessità di tracciare dei confini chiari e comunicare chiaramente le proprie esigenze agli altri.
Delegare responsabilità e compiti e responsabilità per liberarci dal peso di dover controllare ogni dettaglio. Delegare non è segno di debolezza, ma di fiducia nelle capacità degli altri e di rispetto per le proprie energie.
Chiedere aiuto a un professionista della salute mentale può essere estremamente utile per esplorare le dinamiche sottostanti alla Sindrome di Wonder Woman e sviluppare strategie personalizzate per uscirne.
E la sindrome di Wonder Woman a volte è un ostacolo anche nel seguire un percorso per il dimagrimento e per vivere in salute, perché ci porta a metterci sempre in fondo alla lista delle priorità.
Ma uscirne è un viaggio personale verso il recupero del benessere mentale e della libertà dalle pressioni autoimposte.