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Non si riesce a perdere grasso se siamo in uno stato di insulino-resistenza
Insulina e perdita di peso

Pier Luigi Rossi (Medico specialista in Scienza dell’Alimentazione e Medicina Preventiva) 

L’insulina è l’ormone del dopo pasto. La sua produzione viene stimolata dall’ aumento della glicemia, concentrazione del glucosio nel sangue. Il glucosio viene dai carboidrati (pane, pasta, pizza, frutta, patate, cereali, legumi, dolci, zucchero, miele...verdura...).

L’insulina viene prodotta dal pancreas ed ha la funzione di far entrare il glucosio dal sangue dentro ogni cellula del nostro organismo. Non si riesce a perdere grasso se siamo in uno stato di insulino-resistenza.

Come agisce l’insulina?

Per esercitare la sua funzione, l’insulina lega un suo recettore posto sulla membrana cellulare. Il recettore è come una porta che va aperta per far entrare il glucosio nella cellula. Se non è presente il recettore, l’insulina non può svolgere la sua funzione e quindi il glucosio non può entrare dentro la cellula, rimanendo nel sangue. Così aumenta il valore della glicemia.

Il recettore dell’insulina è una proteina che viene prodotta dalla stessa cellula. Quando però dentro la cellula c’è un aumento di acidi grassi saturi derivati da una errata alimentazione, la cellula non produce più la proteina recettore dell’insulina. Scatta così uno stato di insulino-resistenza. L’insulina c’è ma non funziona. In questa condizione la persona comincia ad accumulare in modo progressivo il suo grasso corporeo nell’addome e nella zona gluteo-femorale.

Si ha steatosi epatica (fegato grasso) che peggiora le condizioni favorendo ulteriore accumulo di grasso corporeo.

Valutare lo stato di insulino-resistenza

Si può valutare uno stato di insulino-resistenza facendo tre esami del sangue:

- glicemia

- insulina

- emoglobina glicata.

Conosciuti questi valori nel sangue, si può realizzare l’indice H.O.M.A. (Homeostasis Model Assessment), facendo questo calcolo: (glicemia x insulina) / 405. Sono considerati normali valori inferiori a 3. Al contrario, valori superiori a 3 indicano uno stato di insulino-resistenza.

Esempio: se una persona ha la sua glicemia a 105 mg/dl e la sua insulina a 23 UI, Si esegue il calcolo 105 x 23 / 405. Il risultato è 5.96, quindi la persona si trova in uno stato di insulino-resistenza.

Occorre sbloccare questa condizione perché se non rimossa si può progredire nel diabete mellito tipo 2, oltre a non dimagrire. Come fare?

  1. Il primo obbiettivo alimentare è abbassare la glicemia dopo ogni pasto. Attenzione alla dose dei carboidrati in ogni atto alimentare. Così si abbassa pure il valore dell’insulina.
  2. Mangiare più alimenti vegetali e ridurre gli alimenti di origine animale, in particolare formaggi, salumi, carni grasse.
  3. Iniziare ogni pasto con un piatto di verdura cruda e finire il pasto con un piatto di verdura cotta.
  4. Fare attività motoria aerobica ogni giorno.
  5. Introdurre pesce ricco di omega-3.

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Dieta Social Magazine n. | Editore: Media Share srl - Via Marco Polo 55 - Rende (CS) | Direttore responsabile: Stefania De Napoli | Reg. Stampa Trib. CS n° 1/2020 - Settimanale | ISSN 2724-3044

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