Il “naso chiuso” è la conseguenza di una dilatazione dei piccoli vasi che si trovano nella mucosa nasale, da cui deriva un edema (gonfiore) che riduce il passaggio dell’aria rendendo difficoltosa la respirazione. Le due cause più comuni sono il raffreddore e la rinite allergica. Per alleviare la sensazione di naso chiuso, che cola, dà prurito e non permette di respirare soprattutto di notte, gli spray nasali decongestionanti sono un ottimo rimedio. Oltre ai farmaci a base di cortisone, da assumere solo dietro prescrizione medica, in commercio ci sono spray nasali che contengono vasocostrittori associati con altre sostanze naturali di tipo balsamico (mentolo o eucalipto, per esempio) oppure con antistaminici. Molto sfruttata è la propoli, ottima perché naturale e con elevate proprietà antifungine e antivirali. Utile per la salute, migliora le performance del sistema immunitario permettendogli di combattere efficacemente i virus. Le proprietà dei vari principi attivi dei componenti uno spray nasale sono sovrapponibili, agiscono in sinergia con conseguente aumento dell’efficacia. Cambia solo la durata d’azione. Ovviamente, tale diversa durata condiziona la frequenza delle somministrazioni: dalle tre-quattro volte al giorno alle sole due volte per gli spray a maggiore durata d’azione. I nebulizzatori (o spray senza propellenti) sono da preferire perché, espellendo il prodotto in piccolissime goccioline, arrivano a coprire una superficie più ampia della mucosa nasale.
IN CASO DI ALLERGIA
Per favorire l’idratazione della mucosa nasale e la corretta respirazione, a un soggetto allergico è consigliato un medicamento per bocca. E se proprio spray nasale dev’essere, è ancora più importante evitarne l’uso sconsiderato. Soprattutto bisogna scegliere semplici nebulizzatori contenenti soluzioni saline emollienti”. Per alleviare i sintomi dell’allergia, il primo posto spetta agli antistaminici che bloccano gli effetti dell’istamina, responsabile di gocciolamento nasale, congestione e starnuti. Al secondo posto gli spray nasali decongestionanti che riducono sensibilmente tutti i sintomi. I primi possono essere usati per periodi di tempo prolungati. I secondi, per più di sette giorni consecutivi, rischiano di irritare la mucosa nasale.
USO E (TROPPO FREQUENTE) ABUSO
Se usati in modo appropriato, gli spray nasali sono ben tollerati e non danno origine a effetti collaterali. Ma l’uso troppo frequente e prolungato provoca rapidamente la comparsa di assuefazione: il beneficio si riduce, tanto da spingere a somministrazioni sempre più frequenti o a dosaggi più elevati. Una conseguenza può essere una condizione di congestione permanente. Per evitare l’assuefazione, si consiglia di usare gli spray nasali per non più di una settimana. Se il problema non si risolve, è meglio rivolgersi al proprio medico. Anche perché lo spray decongestionante agisce sulla conseguenza, non sulla causa del problema. Sicuramente l’abuso è favorito dalla libera circolazione di un farmaco che non richiede ricetta medica. Ma anche dalla convinzione, soprattutto per i prodotti da erboristeria, che se sono naturali, male non fanno. Bisogna prestare attenzione perché l’automedicazione, a volte, produce effetti collaterali anche importanti. Gli spray nasali decongestionanti migliorano la respirazione perché riducono la microcircolazione. Ma con l’abuso, la mucosa va in sofferenza sotto l’effetto della vasocostrizione e, a lungo andare, può subentrare la perdita dell’olfatto.
NELL'INFANZIA E IN GRAVIDANZA: FORMULAZIONI IN GOCCE O LAVAGGI CON ACQUA
Alle donne in stato di gravidanza è sconsigliato di usare gli spray nasali vaso-costrittori con propellente. Per questi farmaci non esistono dati sufficienti sulla sicurezza d’uso in gravidanza e allattamento. Non ci sono ancora studi che parlano degli effetti che possono avere sulla placenta e il tono contrattile dell’utero. Meglio scegliere nebulizzatori a base di soluzioni idrosaline o fisiologiche, oppure inalazioni di vapore. Lavare il naso con una soluzione fisiologica è il metodo privo di effetti collaterali valido per donne in gravidanza, bambini e soggetti allergici. Anche la semplice acqua di rubinetto è un ottimo sistema. Tutte le sere, in caso di congestione nasale, due volte la settimana per pulire il naso da agenti inquinanti, smog, fumo e polvere, sbalzi termici e colpi di freddo che possono provocare infiammazioni. Raccogliete un po’ d’acqua nel palmo delle mani; immergete il naso e inspirate; dopo di che soffiate. Aiuta a liberare le vie respiratorie e dà sollievo immediato. Le difficoltà respiratorie derivanti da naso chiuso e raffreddore mettono fuori gioco anche le tempre più forti. Figuriamoci i bambini! Per proteggere la loro delicata mucosa nasale o ripristinare le caratteristiche viscoelastiche del muco, e quindi la sua corretta espulsione, gli spray nasali decongestionanti possono essere usati anche nell’infanzia. Ma attenzione a non scegliere prodotti contenenti decongestionanti vaso-costrittori o mentolo. Ai bambini sotto i due anni vanno somministrate soluzioni fisiologiche in grado di ripristinare il giusto grado di umidità e ridurre la secchezza o l'infiammazione locale. Le formulazioni in gocce, senza propellente, sono preferibili per le narici del bambino, facendo attenzione che non deglutisca il farmaco. Ma appena il bimbo impara a soffiarsi il naso da solo (e nel caso che in prima elementare non lo sappia ancora fare, il genitore si deve impegnare a insegnarglielo) le narici infantili devono essere trattate solo con lavaggi fisiologici.