Il cavolfiore appartiene alla famiglia delle Brassicacee (o Crucifere), categoria alimentare che comprende tutti i cavoli (cavolo cappuccio, broccoli, verza, cavolo rapa, cavolo riccio, cavoletti) ma anche ravanelli, rucola, senape e crescione.
Alla famiglia delle crucifere sono riconosciute spiccate proprietà antiossidanti e antitumorali. Sono, infatti, ricche di glucosinolati che, in seguito ad attivazione enzimatica, si trasformano nei rispettivi isotiocianati, molecole antitumorali responsabili del tipico odore pungente.
Il cavolfiore, nello specifico, è fonte di sulforafano e indolo-3-carbinolo, due composti in grado di contrastare la crescita delle cellule tumorali. Questi sono anche responsabili dell’odore pungente tipico di questi vegetali.
Per sfruttare al meglio tale proprietà si consiglia di ridurre in pezzetti il cavolfiore, o più in generale le crucifere, in modo da liberare l’enzima mirosinasi (contenuto nei vacuoli cellulari) responsabile della conversione dei composti e aspettare qualche minuto (circa 10-20 minuti) prima di consumarle crude o cotte.
In cucina viene particolarmente apprezzato per la sua versatilità. E voi? Conoscevate i benefici di questo ortaggio?