Reagisce alle basse temperature e alla ridotta esposizione solare, producendo il sulforafano, una molecola indispensabile per mantenere la sua integrità vegetale. Per difendersi dalle gelate invernali, il broccolo limita la presenza di acqua nel germoglio e aumenta la concentrazione di minerali, vitamine, polifenoli e sulforafano. Quest’ultimo protegge l’ortaggio e il nostro corpo: sta qui la complementarietà nutrizionale. I broccoli ne contengono generose dosi. Il sulforafano è una molecola naturale protettrice dello stomaco, dell’intestino e di tutte le cellule dell’organismo. Dove arriva, lascia una traccia protettiva e dove passa, genera benessere. Appena ingerito, entra in azione nello stomaco e contribuisce a sanare gastriti e ulcere gastriche. Agisce anche contro l’Helicobacter pylori, batterio responsabile di patologie gastriche. Protegge, inoltre, integrità e funzionalità dei villi intestinali. Passato dall’intestino nel sangue, il sulforafano insegue, cattura e distrugge i tossici radicali liberi dell’ossigeno (dannosi prodotti di scarto del metabolismo cellulare). Svolge un’azione prolungata nel tempo, anche dopo giorni dalla sua assunzione. Stimola e organizza i sistemi di difesa naturale per mantenere efficienti le cellule del corpo. I broccoli, con il loro sulforafano, sono un cibo adatto contro lo stress ossidativo stagionale. Anzi, più è pungente il freddo, più contengono sulforafano. Sono, quindi, molto indicati nell’alimentazione invernale. I broccoli, inoltre, sono tra le verdure con più alto contenuto in polifenoli, dall’elevato potere antiossidante. Attenzione, però: la cottura in acqua porta alla perdita di circa il 70 per cento dei composti fenolici, mentre la cottura a vapore solo il 20 per cento. È, quindi, più salutare mangiare broccoli crudi finemente tritati, in pinzimonio oppure cotti al vapore, conditi con olio extravergine di oliva che favorisce l’assorbimento del sulforafano e dei polifenoli, e ne aumenta nettamente il valore antiossidante.
Professor Pier Luigi Rossi