Che siano ceci, fagioli, lenticchie, piselli o soia, i legumi fanno da sempre parte dei nostri menù. Tanto buoni e versatili quanto indigesti, questi preziosi alimenti per alcuni di noi possono risultare particolarmente fastidiosi.
I gonfiori intestinaliche si manifestano dopo aver mangiato i legumisono da attribuire ai carboidrati indigeribili che vengono fermentati dalla flora batterica, e alla presenza di fitati, ossia degli “anti-nutrienti” che ne ostacolano la corretta digestione causando meteorismo, flatulenza e tensione addominale.
Ma con il giusto ammollo si possono eliminare questi inconvenienti:
Ammollo lento
Sciacquate i legumi e metteteli in ammollo in acqua calda per una notte intera. Al mattino, scartate i legumi che si trovano a galla e buttate l’acqua di ammollo in quanto sarà ricca delle sostanze anti-nutrienti rilasciate. A questo punto i legumi saranno pronti per la cottura in acqua pulita.
Ammollo rapido
Sciacquate i legumi e riponeteli in una pentola capiente piena d’acqua, portate ad ebollizione e fate cuocere per 3-4 minuti, poi toglieteli dal fuoco e fateli riposare qualche ora. Prima del consumo sciacquate bene i legumi cotti.
Esiste anche una versione ancora più rapida di ammollo e cottura: dopo averli lavati accuratamente, i legumi vanno messi in acqua calda e fatti bollire per 15 minuti. Dopo la cottura, sciacquate i legumi e cuoceteli nuovamente in acqua calda fino a cottura ultimata.
Per migliorare ulteriormente la digeribilità dei legumi, è consigliabile aggiungere nell’ammollo un pezzetto di alga kombu, dei semi di finocchio, delle foglie di alloro o della cipolla. Questi, grazie alla ricchezza di sali, ne aumenteranno la digeribilità donando anche un gradevole profumo!
Infine, utilizzando un passaverdure, si può eliminare la cuticola dei legumi cotti e si ottiene un passato nettamente più digeribile.Voi che tipo di ammollo utilizzate per preparare i legumi? Avete problemi a digerirli?