Sono semi racchiusi in un baccello da consumare almeno due-tre volte la settimana. Tonificano l’apparato circolatorio, prevengono coliti e intolleranze alimentari (sono adatti anche ai celiaci), non affaticano il fegato, in quanto le proteine vegetali sono più leggere da assimilare rispetto a quelle animali, aiutano a ridurre il colesterolo, dato che le fibre e i sali presenti liberano il sangue da un surplus di grassi, evitano la stipsi, grazie alla presenza di una cellulosa che favorisce l’espulsione delle scorie.
CONTRO GONFIORE E FLATULENZA
In chi non è non abituato a consumare questo tipo di alimenti, si possono manifestare fastidi come gonfiore addominale e flatulenza. In questo caso, si può provare a inserirli gradatamente per dare all’organismo il tempo di abituarsi. Un’alternativa sono i legumi decorticati (senza buccia), in quanto le sostanze responsabili dei disturbi digestivi sono contenute nella scorza. Altri trucchi anti-gonfiore sono le erbe aromatiche, da aggiungere alla cottura, e utilizzare il passaverdure anziché il frullatore a immersione, che ingloba bolle d’aria.
VALORI NUTRIZIONALI
Sono fonte di sali minerali, quali magnesio, zinco, calcio e ferro, ottimi soprattutto per le donne durante i giorni del ciclo mestruale. Da ricordare: il ferro contenuto nei cibi di origine vegetale viene assorbito in quantità minore rispetto a quello di origine animale. Pertanto, deve essere associato alla vitamina C, per esempio con qualche goccia di succo di limone o qualche foglia di prezzemolo che ne aumenti la biodisponibilità. Contengono molte fibre, utili per mantenere la linea, perché danno un rapido senso di sazietà e sono indicate in caso di diabete, in quanto rallentano l’assorbimento degli zuccheri. In base a recenti studi, i legumi servirebbero anche per abbassare i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, prevenendo il rischio di malattie cardiovascolari.
IN CUCINA
Quasi tutti i legumi secchi, necessitano di un periodo di ammollo in acqua fredda prima della cottura per reidratare il seme. Dopodiché devono essere stufati in acqua, oppure cotti in pentola a pressione.