Tante nostre amiche ci confidano di avvertire la necessità di cibo in continuazione soprattutto se costrette per vari motivi a stare in casa. Ovviamente la scelta ricade su alimenti non del tutto salutari. Le nostre Dietine hanno descritto in modo sintetico ed efficace la fame nervosa o emotiva, una fame non fisiologica, ma dettata dallo stato emotivo della persona. Ciò le induce a mangiare fuori pasto, probabilmente continuamente dalla mattina alla sera e questo, naturalmente, la rende ancora più nervose e insicure. Le persone che soffrono di questo disagio cercano di acquietare il loro nervosismo che percepiscono lucidamente, con ciò che hanno più a portata di mano, vale a dire il cibo. Naturalmente si tratta di un’illusione poiché il sollievo all’ansia è solo momentaneo e per durare di più occorre mangiare di continuo.
Cosa fare
Innanzitutto quello che hanno fatto le nostre Dietine è molto importante: riconoscere lasituazione, ossia che la loro fame non è fisiologica, ma nervosa. Questo è il primo grande e più importante passo perché ci fa capire che non è una fame dettata dal nostro organismo a corto di nutrimento, ma una fame di altra natura, e perciò come tale dev’essere affrontata. Già ma come si fa a capire che tipo di fame abbiamo?
Individuare i tipi di fame
La fame fisica, o fame propriamente detta, è un insieme di segnali che il nostro corpo ci invia quando le sue riserve di energia stanno finendo: lo stomaco “brontola”, si contrae (il così detto “buco allo stomaco”) e se siamo a digiuno da troppe ore, avvertiamo mal di testa o un lieve capogiro, insieme al bisogno di mangiare generalizzato, non focalizzato su un tipo di alimento esclusivo. Non è urgente, ma è differibile, concedendoci il tempo per scegliere e preparare il cibo.
La fame emotiva è invece un impulso che proviene dalla nostra “testa” e non dal nostro corpo che ci spinge a mangiare per “distrarci” da stati emotivi disturbanti (ansia, noia, solitudine, rabbia, ecc.). In genere con la fame emotiva ci si sente spinti a consumare cibi molto energetici o in grande quantità (comfort foods), anche in assenza di una fame fisiologica.
P.S. In attesa di cambiare atteggiamento verso il cibo, è opportuno tenersi lontani dalla cucina/dispensa trattenendosi magari di più nelle altre stanze dell’abitazione, dove ci si può impegnare a leggere, scrivere, ascoltare musica, telefonare, ecc.
Un saluto affettuoso a tutte/i.