Cervello e alimentazione: quale connessione?

Il rapporto tra il cervello e la massa grassa corporea è un argomento sempre più attuale nella ricerca scientifica mondiale. L’eccesso di grasso corporeo può creare infiammazione nel cervello, responsabile di decadimento cognitivo. Cioè più grasso abbiamo e più i nostri neuroni rischiano.Gli adipociti del grasso addominale producono proteine infiammatorie (in sigla scientifica TNF-alfa, IL-1, IL-6: citochine).Queste passano dal grasso nel sangue e arrivano al cervello dove producono la neuro infiammazione (infiammazione del cervello), che procura decadimento cognitivo, perdita di memoria e di capacità olfattiva. Il grasso addominale causa uno stato di insulino resistenza cerebrale che porta ad un ridotto metabolismo del glucosio cerebrale in precise aeree cerebrali, con la conseguenza di avere perdita di memoria, decadimento cerebrale, perdita di capacità olfattiva. Si può valutare la esistenza di uno personale stato di insulino resistenza con il rapporto tra glicemia ed insulina, chiamato indice H.O.M.A., ciascuno può conoscerlo.Il vitale rapporto tra la nutrizione e il cervello è un nuovo orizzonte della Scienza della Alimentazione.

CONOSCERE IL CERVELLO

Il cervello e' l'organo principale del nostro Tutti gli organi lavorano per la sua efficienza. Pesa circa 1.3 kg ed è composto da 100 miliardi di neuroni sostenuti da una sostanza (corteggia) bianca.I neuroni sono le cellule più vecchie che abbiamo nel nostro corpo. Sono nate quando eravamo nell'utero della nostra mamma. Oggi sappiamo che alcune zone cerebrali possono generare nuovi neuroniAnno dopo anno il primo rischio da gestire e' la atrofia cerebrale cioè la progressiva riduzione della massa del cervello. Perdere anche il 10 % della massa cerebrale vuol dire eliminare miliardi di neuroni e molta corteccia bianca. Occorre potenziare e sostenere la plasticità del cervello favorendo la formazione di sinapsi, cioè un collegamento a rete tra i neuroni.

LA NEURO PLASTICITA'

Più informazioni, più conoscenza diversificata, più novità e stimoli intellettuali immettiamo nel nostro cervello più i nostri neuroni mantengono la loro capacità di produrre contatti-sinapsi tra loro, mantenendo una qualità migliore del vivere. Il cibo del cervello e' la CULTURA, sono tutte le stimolazioni di conoscenze, di apprendimento, di stimolo sensoriale, artistico, poetico, musicale, filosofico, di nuove esperienze affettive. Questa capacità del cervello di restare attivo, vivo si chiama

PLASTICITÀ NEURONALE

regolata da alcune proteine chiamate neurotrofine. Queste hanno la capacità di condizionare lo sviluppo e le funzioni dei nostri neuroni, di sviluppare i collegamenti tra neuroni. Rita Levi Montalcini prese il Nobel per la Medicina perché per prima scopri la presenza del "fattore neurotrofico cerebrale" nel cervello umano. Cioè scopri la proteina che determinava lo sviluppo del cervello. Prima della Montalcini si credeva che il cervello fosse un organo rigido, incapace di generare nuovi neuroni. Ma non era così!Il cervello e' lo stesso dell'uomo della pietra, ma la sua plasticità neuronale ha permesso lo sviluppo della civiltà. Nel futuro il nostro cervello potrà assicurare funzioni straordinarie che oggi neppure immaginiamo. Più usi il cervello e più resta attivo e vivo. Meno lo usi e più decade e degenera. Questa è stata la straordinaria scoperta della Montalgini. Noi abbiamo l'età del nostro cervello.

ALIMENTAZIONE e CERVELLO

Il cervello richiede cibo materiale che ogni giorno introduciamo con la alimentazione; richiede ogni giorno cibo non materiale come emozioni, curiosità continue, stimoli sensoriali e culturali, scientifici...conoscenze e informazioni nuove e continue...Per garantire la migliore efficienza del cervello, per prevenire la progressiva riduzione-morte dei neuroni occorre realizzare una sana ed adeguata alimentazione: il cervello utilizza glucosio come sua sorgente di energia; il cervello produce insulina in grado di gestire l'entrata del glucosio all'interno dei neuroni; una carenza di insulina nel cervello genera una demenza degenerativa. La malattia di Alzheimer e' definita il terzo tipo di diabete.Occorre assicurare adeguata dose di omega 3, DHA, EPA, acidi grassi insaturi, che sono contenuti solo nei pesi e in alcune alghe.

OSSIGENO E CERVELLOAltro nutriente essenziale per il cervello e' l'ossigeno. È l'organo del corpo umano che consuma più ossigeno, che può arrivare ai neuroni portato dalla circolazione sanguigna. Patologie vascolari, come aterosclerosi, causano ipossia cerebrale con progressiva atrofia della massa cerebrale.

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Dieta Social Magazine n. | Editore: Media Share srl - Via Marco Polo 55 - Rende (CS) | Direttore responsabile: Stefania De Napoli | Reg. Stampa Trib. CS n° 1/2020 - Settimanale | ISSN 2724-3044

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