Care amiche e cari amici, ben ritrovati.
Proseguiamo il nostro viaggio verso la conspaevolezza riguardo la fame nervosa, di cui discutiamo ormai da un po'. La fame nervosa si compone di tanti aspetti, che agiscono come ospiti abusivi itineranti durante il nostro viaggio.
Dopo aver dunque capito la differenza tra la fame fisiologica e la fame emotiva o nervosa, spostiamo oggi l’attenzione sulle emozioni (fattori emotivi) e pensieri (fattori cognitivi) sottesi ad essa, ovvero gli ospiti sgraditi con cui noi - consapevolmente o meno - ci accompagniamo. Le domande allora sono :
Qual è l’emozione che stiamo sperimentando, prima di scaraventarci sul cibo? Rabbia, impotenza, tristezza, noia, abbandono?
Le parole di una nostra amica esprimono chiaramente tale aspetto:
“Io oggi dopo tre settimane di DS ho incontrato di nuovo il mio mostro, il malumore. Ero triste e arrabbiata, mi sentivo incompresa… e mi ha assalito forte la tentazione di riempire questo vuoto riempiendo la bocca”.
Una volta identificata l’emozione, l’ulteriore quesito da porsi è:
2) Qual è il motivo che ha stimolato l’emozione negativa? Ad esempio un problema sul lavoro o economico, la salute nostra e dei nostri cari, stress ecc ?
Rispondere a queste domande ci permetterà di compiere un ulteriore passo avanti per affrontare meglio la fame emotiva. Se identifichiamo la causa e possiamo porvi rimedio, in quanto almeno in parte essa dipende da noi, è ora di muoversi in tal senso, senza più indugiare.
E voi, avete identificato gli ospiti emotivi e cognitivi sgradevoli? Cosa avete escogitato per cacciarli o, almeno, indebolirli?
Aspetto i vostri commenti con vivo interesse.
Vi raggiunga, intanto, il mio abbraccio affettuoso
Care amiche e cari amici, ben ritrovati.
Proseguiamo il nostro viaggio verso la conspaevolezza riguardo la fame nervosa, di cui discutiamo ormai da un po'. La fame nervosa si compone di tanti aspetti, che agiscono come ospiti abusivi itineranti durante il nostro viaggio.
Dopo aver dunque capito la differenza tra la fame fisiologica e la fame emotiva o nervosa, spostiamo oggi l’attenzione sulle emozioni (fattori emotivi) e pensieri (fattori cognitivi) sottesi ad essa, ovvero gli ospiti sgraditi con cui noi - consapevolmente o meno - ci accompagniamo. Le domande allora sono :
Qual è l’emozione che stiamo sperimentando, prima di scaraventarci sul cibo? Rabbia, impotenza, tristezza, noia, abbandono?
Le parole di una nostra amica esprimono chiaramente tale aspetto:
“Io oggi dopo tre settimane di DS ho incontrato di nuovo il mio mostro, il malumore. Ero triste e arrabbiata, mi sentivo incompresa… e mi ha assalito forte la tentazione di riempire questo vuoto riempiendo la bocca”.
Una volta identificata l’emozione, l’ulteriore quesito da porsi è:
2) Qual è il motivo che ha stimolato l’emozione negativa? Ad esempio un problema sul lavoro o economico, la salute nostra e dei nostri cari, stress ecc ?
Rispondere a queste domande ci permetterà di compiere un ulteriore passo avanti per affrontare meglio la fame emotiva. Se identifichiamo la causa e possiamo porvi rimedio, in quanto almeno in parte essa dipende da noi, è ora di muoversi in tal senso, senza più indugiare.
E voi, avete identificato gli ospiti emotivi e cognitivi sgradevoli? Cosa avete escogitato per cacciarli o, almeno, indebolirli?
Aspetto i vostri commenti con vivo interesse.
Vi raggiunga, intanto, il mio abbraccio affettuoso