La vitamina D è molto più di una semplice vitamina: è un vero e proprio ormone essenziale per la salute dell’intero organismo.
Svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo del calcio, nella salute delle ossa e nel corretto funzionamento del sistema immunitario.
Nonostante la sua importanza, una larga parte della popolazione presenta livelli insufficienti di vitamina D, soprattutto nei mesi autunnali e invernali, quando l’esposizione solare si riduce.
Da dove viene la vitamina D
Circa il 90% della vitamina D viene prodotto dalla nostra pelle quando è esposta ai raggi solari.
Solo il 10% circa proviene dagli alimenti, in particolare:
pesce grasso (come salmone, sgombro, aringa), uova, alcuni formaggi, funghi esposti alla luce solare.
Con l’età, tuttavia, la capacità della cute di sintetizzare vitamina D diminuisce, poiché gli adipociti dermici che la producono si riducono progressivamente.
Ecco perché anche chi si espone al sole può avere livelli insufficienti.
Perché è importante dosarla
Controllare la vitamina D nel sangue è un gesto di medicina preventiva.
Il dosaggio permette di valutare se l’esposizione solare o l’alimentazione sono sufficienti a mantenere livelli adeguati.
Valore ideale: circa 50 ng/mL
Valore minimo accettabile: 30 ng/mL
Sotto questa soglia si parla di carenza di vitamina D, condizione che può favorire:
- indebolimento osseo,
- ridotta efficienza del sistema immunitario,
- maggiore suscettibilità a infezioni e infiammazioni,
- affaticamento e tono dell’umore più basso.
Quando e come integrarla
Se i valori nel sangue risultano bassi, è opportuno iniziare un’integrazione, sempre su consiglio del medico.
Le linee guida internazionali suggeriscono un approccio quotidiano e costante, piuttosto che dosi elevate a intervalli settimanali o mensili.
L’assunzione può essere fatta nel pomeriggio o dopo cena, perché la vitamina D è liposolubile e viene meglio assorbita insieme ai grassi del pasto.
Parallelamente, è utile: fare camminate all’aria aperta, consumare pesce 2–3 volte a settimana e quando possibile, esporsi al sole in modo regolare e sicuro.












