Con il progresso della tecnologia, i nostri occhi sono più esposti a rischi di malattie degenerative. Un uso eccessivo di smartphone, tablet e PC finisce per ripercuotersi negativamente sulla vista, affaticando i nostri organi e rendendoli più sensibili e stanchi. Ma non sono solo queste le cause. Gli occhi si stressano se si lavora in condizioni di luce non ottimale o semplicemente se si guida spesso di notte. Intervengono, poi, negativamente anche i fattori genetici e l’età. “La vista – scriveva Aristotele nell'incipit della Metafisica – è il senso più importante, che permette di conoscere meglio il mondo”. Ecco perché deve essere preservata il più a lungo possibile. Come? Tramite controlli costanti di alta diagnostica. La diagnosi precoce è importantissima in tutte le patologie a carico dell’apparato visivo, in quanto permette una terapia meno invasiva e meno demolitiva. Purtroppo impedirne l’insorgenza non è sempre possibile in quanto non esistono farmaci o comportamenti capaci di ostacolare la comparsa di alcune malattie come cataratta, glaucoma o patologie della cornea.
Ma una diagnosi precoce permette di giocare di anticipo, evitando di dover curare una patologia a uno stadio avanzato. Si riesce, così, a trattare al meglio la disfunzione mantenendo uno stadio soddisfacente anche per tutta la vita. Ciò può avvenire, però, solo con visite programmate dall’oculista.
Distacco della retina: evitalo con la prevenzione
Una delle problematiche per la quale si può fare efficace prevenzione è il distacco della retina. Questa patologia si manifesta quando uno strato della retina, tessuto fondamentale per la visione, si solleva
trascinando con sé i vasi sanguigni che alimentano di ossigeno e nutrienti l’occhio. È una delle più serie emergenze che riguardano l’occhio e la vista e, dopo solo 48 ore dal distacco, inizia la morte delle cellule che provoca la perdita progressiva della vista. Un’ispezione periodica, accurata e attenta, della periferia della retina e uno studio preciso del vitreo possono fare in modo che questo evento diventi statisticamente insignificante. Se i pazienti si sottopongono a una costante diagnostica, l’oculista può intervenire con il laser nella fase iniziale della lesione della retina evitando che si trasformi in una patologia grave come il distacco. Spesso colpisce all’improvviso, perché trascurata per anni. La comparsa di corpi scuri nella vista e lampi di luce deve mettere in allarme la persona e spingerla a sottoporsi al più presto a una visita oculistica. Lo specialista, poi, predisporrà un’ecografia della retina. La miglior prevenzione consiste, quindi, nel saper riconoscere i sintomi e in controlli periodici della vista.
Precauzioni anche per i più piccoli
Spesso i bambini dai 6 ai 10 anni, nell’età della scuola elementare, lamentano problemi visivi. Un bambino che ha un astigmatismo (minor nitidezza visiva) o che ha un’ipermetropia (difficoltà a mettere a fuoco da vicino) o miopia (difficoltà a mettere a fuoco a distanza) può diventare strabico semplicemente perché non gli si è data la correzione giusta al momento giusto. L’ambliopia è una condizione in cui la funzione visiva di un occhio è ridotta o assente senza che ci siano stati dei danni oculari organici. Il disturbo, noto anche come “occhio pigro”, è la principale causa di disabilità visiva tra i bambini. L’ambliopia deriva da un non corretto sviluppo visivo e neuronale. Riconoscere il problema tardivamente ed effettuare una correzione posticipata può avere un impatto che dura nel tempo e che a volte può diventare permanente. Un bambino che ha un difetto di vista e non viene corretto, infatti, può sviluppare una fatica allo studio che spesso viene attribuita ad altro, come indolenza o pigrizia. Quando, invece, il piccolo ha un serio problema di comprensione di quello che vede, il cervello è più impegnato nella ricostruzione di quello che deve guardare, nell’elaborazione di un messaggio che è insufficiente. La difficoltà allo studio, quindi, non è sempre causa di un problema di apprendimento, bensì di un problema visivo. Con la correzione della vista spesso i bambini si trasformano in studenti modello. Fino a poco tempo fa i controlli a scuola dell’Asl (Azienda Sanitaria Locale), erano periodici. Adesso, invece, non ci sono più le ispezioni per la diagnosi precoce anche se l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato che il 75% dei problemi oculari riscontrati in età adulta sarebbe evitabile attraverso la cura precoce. Manca l’educazione a ciò, la prevenzione intesa come diagnosi precoce di patologie in modo che rimangano in uno stadio subclinico non c’è. Inoltre, secondo un’indagine commissionata da Commissione Difesa Vista e realizzata da C.R.A. (Customized Research & Analysis) difetti visivi come strabismo, ipermetropia, astigmatismo e miopia sono presenti nel 6% di bambini tra 1 e 5 anni. Solo il 4% di questi porta occhiali correttivi, gli altri non correggono il difetto. Tra i 6 e i 13 anni la percentuale di chi ha problemi agli occhi sale: l’80% dei piccini con difetti alla vista porta gli occhiali, mentre il 20% non ricorre ad alcuno strumento correttivo.
Migliorano i trattamenti per il glaucoma
Il glaucoma, malattia cronica e progressiva di cui non si conosce la causa, è considerato dagli oculisti una patologia che si manifesta con una pressione dell’occhio elevata che provoca deterioramento del nervo ottico e danneggiamento del campo visivo. Questa malattia è considerata di impatto sociale, causa di cecità se non ci si cura e se la diagnosi è molto tardiva. Colpisce il 2-2,5% della popolazione italiana e interessa il 10% dei pazienti sopra i 70 anni. Il glaucoma inizialmente viene trattato con colliri; se però non sono sufficienti a ridurre la pressione oculare o il danno del campo visivo, si deve ricorrere all’intervento chirurgico e in alcuni casi a trattamenti parachirurgici (laser). Per fare una terapia corretta è di nuovo necessaria la diagnostica avanzata ad alta tecnologia, che riesce a misurare lo spessore delle fibre e a valutare quante se ne possono perdere mese dopo mese. Quindi, in anticipo, si può prevedere come evolverà la vista e il campo visivo.
Nell’ambito della cura del glaucoma, oggi, hanno assunto un posto di rilievo gli impianti valvolari. Sono indicati nel glaucoma avanzato o quando la trabeculectomia (intervento chirurgico tradizionale) fallisce. È un intervento a bassa invasività, che utilizza valvole drenanti in grado di “sfiatare” l'occhio malato per ristabilire una pressione oculare normale.
Ma attenzione: essendo ancora agli albori di questa pratica, viene effettuato solo quando tutti gli altri procedimenti curativi non sono riusciti. Tra gli esami considerati di prevenzione e controllo, in caso di familiarità e ipertensione, dopo i 40 anni, c’è la perimetria FDT, tecnologia che esamina le cellule nervose che possono perdere la loro funzione in caso di danno da glaucoma. Un esame semplice e indolore. Comunque sia tra i 40 e i 45 anni, con l’avvio della fisiologica presbiopia (difficoltà a vedere da vicino), è importante effettuare visite dall’oculista per intercettare eventuali patologie tipiche dell’età adulta avanzata. Prevenire è meglio che curare, anche in ambito oculistico. Sottoporsi a controlli costanti può essere di aiuto per evitare malattie e problemi alla vista.