Il consumo quotidiano di olio extravergine d'oliva potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione delle infiammazioni e dello stress ossidativo, secondo una recente ricerca condotta dall'Università di Roma Tor Vergata.
Lo studio si è concentrato sui composti minori polari presenti nell'olio, rivelando interessanti risultati sul loro impatto sulla salute.
In particolare, i ricercatori hanno osservato che l'inclusione di olio extravergine d'oliva nella dieta quotidiana può contribuire a mantenere lontane le infiammazioni e a ridurre lo stress ossidativo. Questi risultati sono particolarmente significativi in un contesto in cui le infiammazioni croniche sono sempre più riconosciute come fattori di rischio per una serie di condizioni mediche, dalla sindrome metabolica alle malattie cardiache.
Un altro studio in corso sta approfondendo gli effetti di una riduzione significativa della pressione arteriosa, dei livelli di colesterolo e trigliceridi, oltre a una diminuzione degli indici infiammatori come la PCR (Proteina C Reattiva) e la VES (Velocità di eritrosedimentazione).
Queste scoperte sottolineano ulteriormente l'importanza di integrare l'olio extravergine d'oliva in una dieta equilibrata e sana. Nei piani alimentari dedicati alla sana alimentazione consapevole, come quelli proposti nel nostro menu, l'utilizzo dell'olio extravergine d'oliva è sempre incoraggiato.
Con un consumo moderato di circa tre cucchiaini a pasto, distribuiti tra le diverse portate, si può beneficiare dei suoi effetti positivi sulla salute, contribuendo al benessere generale e alla prevenzione di patologie legate all'infiammazione cronica.