Una ghiandola vitale

Il fegato è una ghiandola vitale composta da unità funzionali dette lobuli, 100 milioni di strutture cilindriche lunghe parecchi millimetri e di 1-2 mm di diametro. È posto nella parte destra dell’addome e protetto sotto le ultime costole della gabbia toracica. Un fegato sano pesa circa 1,5 Kg in un uomo adulto ed 1 Kg nella donna. È un enorme “filtro”, poiché le sue cellule sono continuamente esposte al sangue proveniente dall’intestino grazie ad una grossa vena, detta “vena porta”. Infatti, il 75% del sangue che arriva al fegato proviene dall’intestino ed è carico di tutte le molecole ottenute dalla digestione degli alimenti. La ghiandola epatica produce 600-1000 ml di bile al giorno raccolta nella colecisti e poi immessa nel tubo intestinale per la digestione dei lipidi. Il fegato lavora in silenzio ogni giorno ed è il regista dell'intero metabolismo, grazie alle sue 5000 reazioni biochimiche. Elimina l'alcol dal sangue e fornisce di continuo il glucosio al cervello!

Controlliamo il volume

È essenziale riscoprire di avere questa ghiandola e facilitarle il lavoro che compie per noi. Quando il suo volume deborda il confine dell’arco costale destro si ha l’epatomegalia, un quadro patologico assai diffuso, caratterizzato da un aumento del suo volume.

Il fegato è uno degli organi più compromessi dall’attuale alimentazione. Il 40% delle persone adulte e il 15% di bambini e adolescenti ha il fegato grasso. Un fegato grasso (steatosi epatica) condiziona salute e peso corporeo. È davvero semplicistico e poco scientifico pensare che la sola dieta ipocalorica possa generare salute e un miglior peso corporeo. C’è molto di più e sbloccare il fegato vuol dire riattivare tutto il metabolismo. Occorre "scaricare" e avere un fegato in perfetta funzione per dimagrire. In Italia consumiamo dosi eccessive di carboidrati (soprattutto alimenti farinacei) che causano aumenti di glicemia e insulina nel sangue dopo i pasti. I carboidrati in eccesso, trasportati attraverso il sangue nel fegato, si trasformano in glicogeno e in acidi grassi saturi. L'accumulo negli epatociti prosegue nel tempo e quando il fegato arriva al peso di 2 Kg compare la steatosi, aumentano le transaminasi nel sangue ed insorge la fibrosi (fino ad arrivare alla cirrosi). Il continuo accumulo di trigliceridi nelle cellule epatiche porta alla steatosi epatica (esempio di grasso ectopico o localizzazione di grasso fuori dal tessuto adiposo). In tale condizione il fegato non riesce a portare via dal sangue l'insulina e si accumula grasso corporeo.

Fegato e alimentazione

C'è un’epidemia evidente di steatosi epatica e questa aumenterà nei prossimi anni, a causa di un’alimentazione errata e del consumo elevato di alcool, che è e resta una molecola tossica per il fegato. L'accumulo di trigliceridi negli epatociti, l’incapacità di allontanare dal sangue l’insulina (clearance epatica dell’insulina), l'accumulo di grasso addominale e viscerale portano al diabete mellito di tipo 2, che colpisce sempre più giovani! A chi ha la steatosi epatica e vuole prevenire il diabete e dimagrire si consiglia di eseguire le analisi del sangue di glicemia ed insulina a digiuno e di applicare l’indice HOMA, che si calcola così: glicemia x insulina / 405! Un valore di HOMA superiore a 3 indica insulino-resistenza e se non viene corretto porterà alla comparsa del diabete. I livelli elevati di insulina causano un ulteriore accumulo di grasso negli epatociti. Ogni dieta, così, fallisce e anche se si può perdere inizialmente qualche chilo, il peso viene subito ripreso perché è molto difficile dimagrire.