Tutti concentrati sul lattosio, si finisce per non riflettere sulla presenza della furosina sul latte, sui formaggi, in particolare sulla mozzarella.
La furosina è una molecola presente nella pastasciutta, nei prodotti da forno, in particolare nella mozzarella caffè e in molti altri alimenti.
Essa è aggressiva sui villi intestinali, assorbita nell’intestino tenue, entra nel sangue, non può essere bloccata, si diffonde nel tessuto connettivo presente in ogni organo per connettere le cellule tra loro.
Destruttura il collagene e il tessuto connettivo compromettendo la nutrizione e la ossigenazione delle cellule.
Può essere eliminata solo attraverso il rene. Insomma è una molecola inquinante.
LATTE E FUROSINA
Più il latte è esposto ad elevate temperature e più furosina si forma. E’ preferibile un latte pastorizzato ad un latte UHT, che contiene dosi più elevate di furosina.
La furosina è una molecola utilizzata comunemente come indicatore per valutare gli effetti dei trattamenti termici applicati al latte o l’aggiunta di latte in polvere o UHT al latte crudo o pastorizzato.
La furosina (ε-furoilmetil-lisina) è una molecola normalmente ASSENTE nel latte crudo e PRESENTE invece nei prodotti lattiero-caseari trasformati.
Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con il decreto del 15 dicembre 2000 ha fissato i limiti massimi della molecola nei formaggi freschi a pasta filata e nel latte (crudo e pastorizzato).
MOZZARELLA FREE FUROSINA
Il valore massimo di furosina nel formaggio mozzarella e negli altri formaggi freschi a pasta filata prodotti da latte vaccino e/o bufalino, è fissato in 12 milligrammi su 100 grammi di sostanza proteica; per la mozzarella con attestazione di specificità il limite è di 10 milligrammi su 100 grammi di sostanza proteica, come stabilito dal regolamento 2527/98/CE.
Queste normative sono rigide perché la presenza di furosina nei formaggi a pasta filata riveste una notevole importanza poiché è tecnicamente POSSIBILE ottenere mozzarella ed altri formaggi freschi a pasta filata da materie prime quali latte in polvere, caseine e caseinati, derivati essiccati di origine lattiera, formaggi fusi e prodotti caseari di diversa origine, compromettendone genuinità e qualità, e costituendo una frode a danno dei consumatori.
Occorre trasformarci, attraverso la conoscenza, da consumatori passivi che mangiano gli alimenti offerti dal mercato a consumatori attivi che sanno scegliere il loro cibo quotidiano.
La salute sta nel piatto e la si difende anche fuori dall'Ospedale garantendo la sicurezza degli alimenti da parte delle ASL e dei Carabinieri dei NAS!