La congestione è uno dei disturbi più pericolosi. Il blocco della digestione, per colpa di uno sbalzo termico, infatti, può essere addirittura mortale, basti pensare al rischio di una congestione se si entra in mare o in piscina senza aver aspettato almeno due ore dopo un pasto. In tal caso, la tempestività gioca un ruolo importantissimo. Imparare a riconoscere alcuni sintomi tipici che compaiono e che si possono facilmente ricollegare a quelli di una congestione digestiva, risulta davvero molto importante per scongiurare possibili e, soprattutto, gravi conseguenze.
CHE COS'É
Quella che comunemente chiamiamo congestione digestiva è un disturbo a carico dell’apparato gastrointestinale, favorito da un rapido e significativo sbalzo di temperatura nella zona, causato a sua volta da un'eccessiva escursione termica, che si riscontra nella zona addominale. Questo perché dopo un pasto, in particolar modo se abbondante, l’afflusso di sangue verso lo stomaco aumenta in modo sensibile. Se durante la digestione ci si espone ad uno sbalzo termico repentino e intenso, la circolazione sanguigna si altera, si verifica una vasocostrizione e il sangue defluisce dall’apparato gastrointestinale. Per mantenere la temperatura corporea costante, in equilibrio, il cervello “richiama” il sangue che il cuore ha pompato di più verso l’addome, determinando un vero e proprio blocco della digestione.
SINTOMI
Il soggetto colpito da congestione diventa pallido, trema, suda freddo e si sente spossato. Dopo qualche minuto, possono aggiungersi sintomi quali forte dolore addominale, crampi e spasmi gastro-intestinali, nausea e vomito. Ulteriori segni, tipici di una congestione digestiva, risultano essere anche vertigini e perdita dei sensi. In casi rari ed estremi, si può verificare un collasso cardiaco.
LE CAUSE
La causa di congestione è sostanzialmente una: lo shock termico durante la fase digestiva. Quando lo stomaco è impegnato a digerire il cibo, infatti, il sangue si concentra nella zona addominale. Se durante questa fase si consuma un alimento molto freddo o una bibita ghiacciata, si prende un colpo d’aria o ancora ci si fa una doccia o bagno freddo, è possibile che il corpo, come reazione, cerchi di convogliare sangue al cervello per mantenere la temperatura basale e in questo modo si crea uno squilibro nella circolazione e uno stop improvviso al processo digestivo. Questa situazione può comportare conseguenze anche molto serie portando, nei casi più gravi, addirittura alla morte.
COSA FARE
È molto importante intervenire tempestivamente. Se il blocco per congestione è arrivato dopo un bagno, si interviene asciugando, coprendo e facendo distendere la persona con le gambe in su, per far sì che il sangue si riversi verso lo stomaco. Sarebbe importante anche tenere in qualche modo calda la zona dell’addome (con una coperta se è disponibile ma anche semplicemente con le mani). Di solito si consiglia anche di bere a piccoli sorsi acqua (a temperatura ambiente) o camomilla. Se invece c’è perdita di coscienza, o se c’è stata e la persona si è ripresa, è necessario andare subito in pronto soccorso. Dopo che la temperatura corporea si è ristabilita si può dare una bevanda calda, ma non nell'immediato. Solitamente dopo 2-3 ore dalla congestione ci si riprende senza grossi problemi. L’importante è che la temperatura corporea si sia ristabilita nel suo valore costante e che il sangue abbia ripreso a circolare normalmente. In caso, invece, di congestione fulminante, ad esempio al mare dopo un tuffo in acqua imprudente, è meglio chiamare subito i soccorsi perché il cuore rischia di andare in tilt. In ogni caso, per evitare una congestione digestiva basta usare il buon senso e seguire qualche regola fondamentale e qualche accortezza. Come dice il detto: Prevenire è sempre meglio che curare!