Da una recente indagine è emerso che sono circa 5 milioni le persone che ogni anno in Europa diventano cieche a causa della cataratta. Il termine cataratta viene dal Medioevo e deriva dal greco “katarraktês”, che indica qualcosa che cade dall'alto in basso, come una cascata. Significato che è stato trasferito in medicina per indicare lo “schermo grigio” che cade davanti all'occhio quando il cristallino diventa opaco.
CHE COS'É
La cataratta insorge con l’avanzare dell’età e consiste nella progressiva opacizzazione del cristallino, che è la lente naturale dell’occhio. Il cristallino, con il tempo, infatti, può diventare talmente opaco da impedire che la luce e le immagini raggiungano la retina. Con la cataratta la visione diventa sfuocata, i colori sbiaditi e la vista, in condizioni di scarsa illuminazione, può peggiorare sensibilmente. Gli occhiali a questo punto, iniziano a non essere più di grande aiuto. In particolare, la cataratta determina una progressiva ossidazione, disidratazione ed opacizzazione del nostro cristallino. Oltre i 65 anni, circa la metà della popolazione sviluppa una cataratta e dai 75 anni in su la percentuale raggiunge circa il 90 per cento.
TIPOLOGIE
Esistono diversi tipi di cataratta che possono essere classificati in questi 4 gruppi:
- Senile: la maggior parte delle cataratte è legata all’età. Molto spesso chi ne è affetto non se ne rende conto fino a quando non incontra difficoltà visive o la necessità di cambiare frequentemente gli occhiali.
- Congenita: alcuni neonati presentano una cataratta alla nascita o ne sviluppano una poco dopo.
- Secondaria: alcune cataratte si sviluppano facilmente in pazienti che hanno altri problemi, come il diabete o che necessitano di terapie prolungate con cortisone.
- Traumatica: una cataratta può svilupparsi subito dopo un trauma o anche anni dopo.
LE CAUSE
Oltre alla familiarità e alla predisposizione genetica, le principali cause che determinano l'insorgere della cataratta sono: l’età, i raggi ultravioletti, il fumo, il diabete, l'alcool, alcune importanti terapie cortisoniche, antitumorali e i traumi diretti dell’occhio.