Dieta Social vuole essere un luogo di conoscenza scientifica del corpo umano, del vitale rapporto tra alimentazione e salute fisica e psichica. Oggi conosciamo il dialogo continuo che esiste tra cervello e intestino, mediato dal sistema nervoso autonomo, svincolato dalla nostra conoscenza e volontà.
L'intestino è il sesto senso del nostro organismo, percepisce odori e sapori degli alimenti ingeriti. Intestino e Cervello parlano tra loro attraverso il linguaggio biochimico, mediato dal nervo vago. Lo scenario del cervello, vissuto come primo cervello, con l’intestino, considerato come secondo cervello, è un paradigma scientifico superato!
Oggi, invece, si parla di connettoma, un legame bidirezionale e interconnesso tra intestino e cervello, con il cibo arbitro di questa relazione vitale. Cervello ed intestino sono costantemente interconnessi tra loro. Nel corpo umano non esiste un organo superiore ad un altro. Ogni organo contribuisce alla vita. In questa nuova e attuale visione sistemica del corpo umano, non separato in singoli organi, si parla di cervello diffuso su tutto il nostro organismo, non solo racchiuso nella teca cranica.
IL CERVELLO DIFFUSO
Pensiamo di avere solo il cervello contenuto nella teca cranica. Oggi si parla di cervello diffuso, composto dai neuroni contenuti nella teca cranica (cervello cranico), da neuroni contenuti nel sistema intestinale (cervello enterico), da neuroni distribuiti su tutto l'organismo (cervello diffuso).
La "mente" non esiste solo nel cervello cranico, ma è articolata da tutti i neuroni sparsi nell'intero organismo. Occorre superare questa visione riduzionistica, meccanicistica derivata da Cartesio, dal '600. I neuroni che abbiamo nel nostro organismo sono le cellule più vecchie che abbiamo dentro di noi, si sono formate durante i primi mesi della nostra vita all'interno dell'utero della nostra mamma.
Tutte le altre cellule somatiche sono cambiate e si cambiano ogni giorno. I neuroni invece sono cellule stabili e perenni. Il cervello cranico pesa circa 1500 grammi ed è composto da circa 100 miliardi di cellule nervose, chiamate neuroni. Il suo peso è uguale per tutti, a prescindere dal peso corporeo che ciascuno di noi ha.
Una persona che pesa 50 kg e una altra che pesa 80 kg hanno entrambe un cervello con lo stesso peso e con le stesse richieste nutrizionali ed energetiche.
Oggi, stante l’attuale alimentazione, possiamo migliorare la nostra speranza di vita, si potrà arrivare anche a vivere più di 100 anni, ma avremo più persone affette da decadimento cognitivo cerebrale, demenze vascolari e degenerative.
Il dialogo biochimico costante e continuo tra intestino e cervello è mediato dal cibo che entra nel nostro corpo ogni giorno.
NEURO INFIAMMAZIONE e DECADIMENTO COGNITIVO CEREBRALE
Un’errata alimentazione, una ridotta ossigenazione, un intestino irritato con un microbiota aggressivo, un organo adiposo infiammato possono generare una infiammazione cerebrale (neuro infiammazione), condizione che porta al decadimento cognitivo, alle demenze vascolari e degenerative, a disturbi del tono dell’umore (depressione, ansia, apatia, stanchezza psico-fisica…) e a patologie psichiatriche.
La nutrizione ha lo scopo di proteggere il cervello dalla neuro infiammazione attraverso scelte alimentari vissute come una consapevole scelta di medicina preventiva per garantire qualità agli anni. E non solo limitare la nutrizione al solo dimagrimento!
Noi, infatti, siamo il risultato di ciò entra dentro di noi, ogni giorno: cibo, respirazione, stimolazioni sensoriali e culturali. Ciò che entra in noi attraverso l’intestino, il sistema respiratorio e i nostri cinque sensi viene elaborato attraverso i nostri profili metabolici, ormonali, microbiologici, genici (DNA).
Sì, anche microbiologici!
La massa dei microbi ospitati nel nostro corpo è superiore alla massa cellulare del nostro organismo e questi batteri possono condizionare con le loro molecole le nostre emozioni.
Il nostro benessere, la gioia e la felicità, la tristezza, la depressione, l’ansia, il tono dell’umore possono essere condizionale dai batteri intestinali. Buona giornata in salute.