Care amiche e cari amici, ben ritrovati.
In questo periodo di relax e convivialità sgarrare diviene più facile, ma sono certa che il nostro sgarro è uno sgarro consapevole. Quindi il timore di peggiorare la situazione, di vanificare i risultati raggiunti fino a ora, dovrebbe indurci ad aggiustare il tiro.
La nostra mente, a volte, ci gioca tiri birboni (le tentazioni a cui non riusciamo a resistere), ma subito dopo essa stessa mette in atto meccanismi di autoregolazione che ci consentono di ritrovare il percorso temporaneamente smarrito.
D’altra parte questa situazione ci rende consapevoli che, come tutti gli esseri viventi, per fortuna siamo dotati di meccanismi autocorrettivi che ci vengono in soccorso e che difficilmente ci abbandonano.
E allora: coraggio, non demordiamo, non andiamo in crisi, non spaventiamoci, considerando che niente è perduto e che il presente e il futuro sono in via di costruzione, più alacre in alcuni periodi, più lenta in altri. L’opera finale però non ci deluderà.
Che ne pensate? Dopo uno sgarro sapete correggere il tiro o vi scoraggiate facilmente?