Mangiamo 2-3 kg di cibo solido e liquido ogni giorno. Gli alimenti sono nel piatto, restano pochi secondi nella bocca, passano velocemente nell’esofago per precipitare nello stomaco, dove restano ore. Un dolce resta pochi secondi nella bocca, ore nello stomaco, anni nel grasso corporeo. Nello stomaco gli alimenti scompaiono. Pane, pizza, pasta, carne, verdura, pesce, frutta ....spariscono nello stomaco. Vengono disintegrati dalle forti contrazioni gastriche. Tre contrazioni ogni minuto. Servono per mescolare tutti gli alimenti tra loro. L’acido cloridrico e i succhi gastrici penetrano dentro ciascun alimento per frantumarlo, spezzettarlo. Le contrazioni dello stomaco sono come una pressa che stritola senza alcuna incertezza, sbriciola ogni alimento fino a ridurlo in piccole particelle di 1-3 mm. Al termine di questo robusto lavoro dello stomaco gli alimenti non esistono più perché sono ridotti ad un liquido viscoso. Si chiama chimo, non contiene più gli alimenti che abbiamo mangiato, contiene i principi nutrizionali, contenuti nel cibo ingerito. Cioè lo stomaco trasforma gli alimenti in proteine, carboidrati, lipidi, vitamine, fibra alimentare, minerali, acqua, modulatori genici...L’intero processo distruttivo degli alimenti si chiama digestione gastrica. Ogni alimento in base al suo contenuto nutrizionale ha un suo tempo di permanenza dentro lo stomaco. Può restare solo pochi minuti oppure può restare ore, favorendo la comparsa del reflusso gastro-esofageo generato dal passaggio degli acidi gastrici nell’esofago. Anche la voracità e il disordine alimentare costringono lo stomaco ad un lavoro più gravoso, il tempo di permanenza del cibo nello stomaco si allunga creando sintomi, segni fastidiosi dopo ogni pasto. Il cibo vegetale resta meno tempo nello stomaco rispetto al cibo di derivazione animale. Più un cibo contiene grassi più a lungo resta nello stomaco. Ho allegato a questo testo una slide dove vengono riportati i tempi di permanenza degli alimenti nello stomaco. Lo stomaco e’ sotto il controllo del sistema nervoso autonomo, svincolato dalla nostra volontà. Noi decidiamo il cibo che vogliamo mangiare, ma poi quando gli alimenti sono arrivati nello stomaco la Natura ci toglie la possibilità di gestire stomaco e intestino. Quindi per vivere igiene e benessere dello stomaco e dell’intestino occorre saper scegliere gli alimenti e guidare la nostra mano che ogni giorno porta il cibo dal piatto alla bocca. Buona giornata in salute.