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La farina è un alimento morto.

Viviamo nella società alimentare basata sulla farina. Pensiamo a quanti alimenti mangiamo ogni giorno ottenuti con farina: biscotti, fette biscottare, prodotti da forno, pane, pasta, pizza, dolci…merendine…Farine ottenute da grani varietà moderne ricche di glutamina e glutenina, due proteine che a contatto con l’acqua si uniscono formando il glutine. Introduciamo una eccessiva dose giornaliera di glutine. Non tutti riescono a digerire questa lunga proteina con le conseguenze patologiche nella funzionalità intestinale. La farina e’ funzionale al mercato alimentare perché permette la commercializzazione di numerosi alimenti, con facile conservazione. Se prendo un pugno di farina e la metto nell’acqua ottengo una poltiglia perché si forma il glutine. Se invece prendi un pugno di orzo o di un altro cereale, ottengo il germoglio del cereale. Perché il chicco del cereale contiene nutrienti capaci di far generare una nuova vita vegetale. Quindi la farina e’ un alimento morto non genera vita. Il cereale integrale e’ un alimento vivo capace di formare una nuova vita vegetale. Inoltre il chicco integrale di cereale (orzo, avena, farro, riso integrale, mais, grano saraceno, segare, miglio, amaranto, quinoa…) contiene una dose inferiore di carboidrati rispetto alla farina. La dose dei cereali triplica durante la cottura: 50 g di riso integrale peso crudo diverta 150 g peso cotto, creando una gratificante sazietà. Il cereale contiene una dose di carboidrati rispetto al pane. Consiglio di sostituire il pane con cereali cotti perché saziano di più e apportano nutrienti maggiori rispetto al pane. Esempio: prepariamo una crema vegetale o passato di verdura (una scodella contiene circa 200 g di verdura cotta), aggiungiamo 50 g di riso integrale o di farro o di orzo o di altro chicco di cereali, otteniamo un piatto composto da 200 g crema vegetale + 150 g di cereale (la sua cottura triplica la dose di peso a crudo)= mangiamo 350 g alimenti, con una limitata dose di carboidrati, nettamente inferiore alla dose di carboidrati conteggi in un piatto di pastasciutta. Il nostro intestino ringrazierà e funzionerà meglio. La glicemia sarà bassa. Scegliamo di realizzare più spesso la cucina dei cereali nella nostra alimentazione giornaliera, riduciamo gli alimenti ottenuti con farine. Una scelta consapevole di piacere e di salute. La salute sta nel piatto quotidiano. Buona giornata in salute.

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Dieta Social Magazine n. | Editore: Media Share srl - Via Marco Polo 55 - Rende (CS) | Direttore responsabile: Stefania De Napoli | Reg. Stampa Trib. CS n° 1/2020 - Settimanale | ISSN 2724-3044

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