La scadenza è un aspetto importante da tenere in considerazione per garantire la sicurezza alimentare e la qualità di questi prodotti che consumiamo abitualmente in casa Dieta Social.
Occhio! Tra i due ci sono delle differenze
Il kefir, come lo yogurt, è un prodotto lattiero-caseario fermentato costituito da batteri benefici per la salute intestinale. La legge italiana definisce lo yogurt come “latte vaccino fermentato con due specifici batteri, il Lactobacillus bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus”. A differenza dello yogurt, il kefir dal sapore leggermente acidulo è una bevanda ottenuta dalla fermentazione del latte tramite l’aggiunta di uno starter: i granuli di kefir. Questi ultimi sono costituiti da batteri acido-lattici, acido-acetici e lieviti.
Ma è possibile consumare il kefir e lo yogurt dopo la data di scadenza?
Per tutti i prodotti freschi, la data di scadenza è indicata dalla dicitura “da consumare entro”. Questa data in linea di massima dovrebbe essere sempre rispettata, ma nei giorni immediatamente successivi è possibile consumarli previa valutazione organolettica del prodotto. Si può quindi essere un po’ flessibili tenendo conto che l’intervallo dipende molto dal rispetto della catena del freddo, dalla qualità della materia prima e dal confezionamento.
Ma nel nostro caso, per yogurt e kefir, proprio la differente composizione dei due prodotti ci porta a fare delle distinzioni.
Lo yogurt scaduto da circa 7-10 giorni si può ancora consumare se non ci sono rigonfiamenti o muffe, ma è bene sottolineare che i fermenti lattici vivi diminuiscono con il progredire dei giorni.
Per quanto riguarda il kefir, essendo diversa la composizione dei microrganismi contenuti, superata la data di scadenza si potrebbero sviluppare anche ceppi patogeni e, dunque, si sconsiglia il consumo del kefir scaduto.
Ma niente paura! Non tutto è perduto.
Per evitare di commettere uno spreco il kefir scaduto da pochi giorni può essere infatti utilizzato in preparazioni dolci o salate, ma solo previa cottura! Il trattamento termico assicura infatti l’eliminazione dei microrganismi patogeni.
Infine, un modo alternativo per utilizzare un vasetto di kefir scaduto può essere quello di utilizzarlo nella preparazione di maschere viso per attenuare i segni del tempo oppure nella preparazione di maschere per capelli.
Oggi vi vogliamo proporre una maschera nutriente per i capelli con soli 3 ingredienti: tuorlo d’uovo, olio di ricino (o di mandorle dolci) e kefir. È un ottimo rimedio per capelli secchi, fragili ma anche per capelli rovinati dalle colorazioni, decolorazioni e dalla permanente.
Per la preparazione basterà mescolare un tuorlo d’uovo e aggiungere un cucchiaio di olio di ricino in mezzo bicchiere di kefir.
Questa maschera, volendo, si può lasciare in posa per tutta la notte, avvolgendo i capelli in una pellicola e poi in un telo di spugna. Grazie all’olio, il composto non si solidificherà nemmeno dopo qualche ora. Dopo aver lasciato in posa per almeno un’ora, laviamo la maschera via con l’acqua tiepida, ma non calda. Applichiamo lo shampoo, attendiamo 2-3 minuti per far sì che l’olio di ricino si dissolva completamente e infine sciacquiamo i capelli sotto l’acqua corrente.