A differenza di quella fisiologica, non è dovuta alla carenza di sostanze nutritive ma è motivata da altri problemi di natura psicologica. In genere, mentre quella fisiologica sorge lentamente, la fame nervosa si presenta di botto e ha un carattere di urgenza. Se quella fisiologica si può controllare, rimandare, quella nervosa sembra impossibile da controllare. È un inganno della mente: sorge all’improvviso e richiede un alimento specifico. In più, se si dà adito a questo desiderio, dopo ci si sente in colpa, si prova vergogna, quasi disgusto per quello che si è mangiato in modo così vorace. Al contrario, quando si ha la fame fisiologica e si mangia, alla fine ci si sente appagati e tranquilli. L’origine è sempre di natura psicologica: l’introduzione di quel cibo va a compensare un vuoto oppure è una risposta a un disagio che in altro modo non si è saputo affrontare. È necessario un accompagnamento di natura psicologica.
IL MIO CONSIGLIO
Si tratta di capire quando sorge la fame nervosa: è per la paura di qualcosa? Per l’ansia? Dobbiamo risolvere i problemi all’origine e sostituire l’introduzione del cibo, ad esempio, con una chiacchierata con un amico oppure farci una passeggiata intorno al palazzo perché abbiamo un eccesso di energia che non sappiamo come scaricare.
Enza Paola Cela, psicologa della nutrizione