Spesso, nelle nostre dolci colazioni, proponiamo le bevande vegetali al posto del latte vaccino.
Ne esistono di diversi tipi: di mandorla, di soia, di riso e di avena. Queste bevande sono perfette per chi soffre di intolleranza al glutine, al lattosio o alle proteine del latte vaccino perché sono prive di questi allergeni. Tuttavia, bere il latte d’avena è sconsigliato a chi è intollerante al glutine perché durante il processo di lavorazione, l’avena potrebbe venire accidentalmente contaminata.
Tra le varie caratteristiche di queste bevande risaltano l’assenza di colesterolo e di grassi saturi, sostanze che sono invece presenti nel latte vaccino. Le bevande vegetali sono quindi ottime alleate contro l’insorgenza di patologie cardiovascolari. Il loro elevato contenuto di omega 3, in particolare di acido alfa-linoleico, contribuisce infatti, a mantenere i livelli di colesterolo nella norma e sembrerebbe anche ridurre la formazione di coaguli nel sangue. Grazie a questa particolarità, chi soffre di ipercolesterolemia può sorseggiare a colazione del latte senza aumentare ulteriormente l’apporto quotidiano di colesterolo. Tuttavia, le bevande vegetali non presentano solo vantaggi: sono infatti naturalmente prive di micronutrienti importanti per il nostro organismo, come calcio, vitamina D e vitamina B12. Esiste però un processo definito “fortificazione” che consiste nell’aggiunta di sali minerali e vitamine a queste bevande. Nonostante ciò, bisogna ricordare che, a meno che non vi siano problemi di intolleranze, il latte vegetale non può sostituire completamente il latte vaccino da un punto di vista nutrizionale. Se si vuole seguire uno stile di vita sano è quindi opportuno alternare le diverse bevande, in modo tale da garantire al nostro organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno.
E voi? Vi piacciono le bevande vegetali o preferite il latte vaccino? Conoscevate la differenza dal punto di vista nutrizionale?