Mangiare non è affatto un atto automatico
Anche se a volte così ci sembra. Il battito del cuore è automatico, la digestione è un processo che non possiamo controllare. Ma mangiare è un comportamento che dipende sempre da noi. Nel bene e nel male.
Prima di ogni atto alimentare c’è un pensiero
E la bella notizia è che è possibile imparare a gestire il comportamento alimentare. Perché prima di ogni atto alimentare c’è un pensiero. Ci avete mai fatto caso? Immaginate la scena. La collega arriva in ufficio con un vassoio pieno zeppo di dolci.
Prima di allungare la mano o prima di trattenerla, nella vostra mente formulerete dei pensieri sulla decisione da prendere.
“Non posso resistere lo mangio, da domani poi basta, dieta ferrea.” “Non devo prenderlo, non ho fame, sono sazia, fra un po’ mangerò il mio spuntino”. I pensieri che precedono l’atto alimentare possono essere pensieri autosabotanti o invece pensieri utili e produttivi.
Dobbiamo imparare a rimandare indietro i pensieri sabotanti, sostituendoli con quelli utili. “Il dolcino mi tenta ma per me è più importante dimagrire. Mangiarlo mi darà solo un piacere momentaneo”. Questo è un pensiero utile e produttivo.