Care amiche e cari amici, ben ritrovati.
Nel rispondere ai vostri commenti o appelli di “soccorso” nel gruppo, mi compenetro profondamente nelle situazioni descritte, tanto più se sono complicate e difficili. Compartecipo perciò intensamente alle vostre vicissitudini e mi dolgo quando percepisco che la situazione descritta è pesante, più del solito…
Vorrebbe insinuarsi in me un atteggiamento quasi di resa alle difficoltà da voi evidenziate, atteggiamento che però io scaccio decisamente, in attesa di tempi migliori che, naturalmente, non so se e quando arriveranno, e se chi ha enunciato la situazione difficile poi scriverà dell’eventuale miglioramento… Perciò in questi giorni ho letto e riletto il breve post di una nostra amica Dietina, che più volte ha comunicato la sua complessa e difficile situazione familiare, lasciando intendere che c’era poco spazio per il cambiamento e che questo non dipendeva senz’altro da lei ma dalla oggettiva condizione della sua vita. Immaginate dunque la mia sorpresa nel leggere le sue parole colme di felicità annunciando una perdita di peso importante.
Cara Dietina, se la situazione narrata sembra incredibile a lei che l’ha vissuta, immagini a me e a chi come me avrà letto del suo cambiamento, riguardante non certo l’oggettiva situazione della sua vita, ma quella soggettiva che modifica anche quella oggettiva. Cos’è cambiato infatti se non il suo modo di afferrare al volo un’occasione di svago e pensare a se stessa, concedendo finalmente una tregua ai pensieri sulle difficoltà e un po’ di tempo a se stessa?
Vorrei abbracciarla per la “rivoluzione” messa in atto da lei che tempo fa sembrava invece non intravvedere alcuna possibilità di cambiamento nella sua vita. Lei inoltre offre a tutte le amiche e amici di DS un esempio concreto sull’effettiva possibilità di cambiare, anche nelle situazioni obbiettivamente complicate e difficili.