Dolori mestruali, mal di testa, bruciori di stomaco, tensioni muscolari e stress: sono questi i più comuni disturbi che, circa due volte al mese, colpiscono le donne italiane. Probabilmente a causa dei mille impegni a cui sono sottoposte. Il lavoro, la famiglia, la vita sociale le vedono sempre di più attivamente impegnate e divise tra tante responsabilità: impegni psicologicamente stressanti, a volte anche fisicamente sfibranti e un’intensa vita famigliare con annessa gestione di casa e figli. Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione, ricorda a tutte le donne – mamme, giovani studentesse, professioniste impegnate – che basta adottare semplici regole nello stile di vita per ottenere benefici e che possono trovare nei farmaci di automedicazione, ossia quelli col bollino rosso che sorride sulla confezione, strumenti terapeutici sicuri ed efficaci per risolvere i più comuni disturbi che minacciano il benessere quotidiano del meraviglioso e complesso universo femminile. Il consiglio, comunque, è quello di rivolgersi sempre al proprio medico di famiglia o al proprio farmacista di fiducia.
SINDROME PREMESTRUALE E DOLORI MESTRUALI
1. Sono molte le donne che ne soffrono. Variando durante le fasi del ciclo mestruale, gli ormoni predispongono la donna alla “sindrome della luna”, ossia la sindrome premestruale (PMS) con un’ampia varietà di sintomi ciclici e ricorrenti. I dolori, poi, accompagnano spesso i giorni del ciclo. L’automedicazione è, in quest’ambito, di grande utilità nell’alleviare significativamente alcuni disturbi con i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
MAL DI TESTA
2. Questo disturbo diventa “donna” al momento della pubertà in un rapporto di circa 3 a 1 conl’uomo quando, con la comparsa della mestruazione, le fluttuazioni ormonali cicliche favoriscono la vulnerabilità del cervello femminile e lo fanno adattare meno bene a tutti quegli stimoli che possono favorire la cefalea occasionale (stress e tensioni, alterazioni del ritmo sonno/veglia, condizioni meteo, ipoglicemia ecc.). Gli antinfiammatori non steroidei (FANS) possono alleviare il fastidio. Ma attenzione: se si superano i dieci analgesici al mese – puntualizzano gli esperti – è sempre bene consultare il proprio medico di fiducia per valutare un approfondimento con lo specialista.
DISTURBI INTIMI (BRUCIORI E PRURITO, VAGINITI/CANDIDOSI)
3.I disturbi intimi provocano una sensazione di disagio difficile da affrontare quando si è in giro tutto il giorno. È consigliabile l’uso di biancheria di cotone per aiutare la traspirazione e di detergenti delicati a base di composti antibatterici e antifungini. Antimicotici e antisettici (creme, ovuli o lavande) sono di aiuto nei casi più fastidiosi. Potenziare la flora batterica naturale a tutti i livelli (intestinale, vaginale) con sostanze probiotiche può essere utile per la creazione di una barriera protettiva verso le più comuni infezioni. Se i disturbi intimi – vaginiti e candidosi – persistono, si aggravano e/o sono ricorrenti, è consigliabile consultare il proprio ginecologo di fiducia.
DISTURBI DA STRESS (INSONNIA, TENSIONE MUSCOLARE, HERPES)
4. Per minimizzare lo stress fisico e psicologico della vita di tutti giorni, è importante imparare a ritagliarsi piccoli spazi di libertà, per svolgere attività fisica, dedicarsi a un hobby e alla cura di sé. Come farmaci da banco sono disponibili sedativi leggeri per favorire il riposo (passiflora, melatonina, valeriana), antivirali per uso topico quando compare l’herpes labiale e gli antinfiammatori non steroidei (FANS) per combattere la tensione muscolare.
DISTURBI GASTROINTESTINALI (CATTIVA DIGESTIONE, BRUCIORE DI STOMACO, STIPSI)
5. Buona norma, ovvio, è seguire con precisione i nostri menu settimanali che garantiscono il corretto apporto di tutti i nutrienti: vitamine e fibre, soprattutto, non devono mai mancare in tavola. Tuttavia, quando stomaco e intestino si fanno sentire, è possibile, per alleviare i sintomi, fare ricorso ai farmaci da banco che offrono soluzioni efficaci specifiche: fermenti lattici o probiotici, lassativi e antidiarroici, enzimi digestivi, farmaci procinetici e antiacidi sono utili nel “kit di automedicazione in rosa”.