(IBS Irritable Bowel Syndrome)
È più diffusa tra le donne che tra gli uomini e si verifica più spesso al di sotto dei 50 anni: è la sindrome dell’intestino irritato, impropriamente chiamata colite.
Interessa l’intestino tenue e il colon con alterazioni delle funzioni motorie, della sensibilità dolorosa e della secrezione di liquidi.
È il dolore il sintomo principale nell’intestino irritato, ma le persone che soffrono di IBS possono avere anche diarrea o stitichezza oppure alternare periodi di diarrea a stitichezza.
I sintomi possono cambiare nel tempo: con periodi caratterizzati da sintomi molto intensi e altri in cui si attenuano o spariscono del tutto.
Un altro sintomo molto comune è il gonfiore della pancia, ovvero una sgradevole sensazione di pienezza di gas al giro vita.
È una sindrome che compromette la qualità della vita rispetto ai soggetti sani, agendo negativamente sul sonno, lavoro, tempo libero, viaggi, attività sessuale e umore (depressione o ansia), creando oltretutto un grave disorientamento alimentare, perché non persone non sanno come mangiare.
IL NERVO VAGO
Le terminazioni nervose situate all’interno della parete intestinale, che controllano la contrazione della muscolatura e trasmettono al cervello le sensazioni dell’intestino, sono più sensibili del normale e possono determinare una risposta esagerata con un’accentuazione dei sintomi suddetti.
E' il nervo vago a collegare intestino e cervello con una azione bidirezionale continua.
Pertanto, i nervi e i muscoli dell’intestino diventano più attivi causando diarrea, gonfiore, dolore e disagio addominale.
Se le contrazioni muscolari sono scoordinate o diminuite, esse determinano un rallentamento della progressione delle feci nel colon con conseguente insorgenza di stipsi.
All’opposto, se le contrazioni muscolari sono coordinate ma notevolmente aumentate, le feci possono avanzare più rapidamente attraverso il colon con la comparsa della diarrea.
In chi soffre della sindrome dell’intestino irritato IBS, la sua regolazione delle interazioni cervello-intestino si altera, portando a cambiamenti nella motilità, sensibilità (sensazioni) e secrezioni a livello intestinale, nella produzione di ormoni, neuropeptidi, neutrasmettitori e molecole prodotte dal microbiota.
Si verifica un’alterazione della digestione degli alimenti ingeriti nei pasti, della permeabilità della parete intestinale e dell’assorbimento dei nutrienti alimentari.
E’ una sindrome che compromette la qualità della vita, il sonno, il lavoro e qualsiasi attività svolta nel quotidiano, creando “un grave disorientamento alimentare, perché le persone affette da tale sindrome non sanno cosa mangiare”.
Oltre all’IBS possono sussistere altre patologie funzionali e infiammatorie:
- SIBO (small intestinal bacterial overgrowth)
crescita eccessiva dei batteri nell’intestino tenue
- IBD (inflammatory bowel disease)
sindrome dell’intestino infiammato.
Buona giornata in salute.
Prof. Pier Luigi Rossi