Segreti e proprietà del rosmarino

Il rosmarino è un arbusto della famiglia delle Lamiaceaela stessa di cui fanno parte numerose erbe aromatiche tra cui timo, menta, salvia e origano. La pianta cresce tra i 50 e i 150 cm, anche se in alcuni casi può raggiungere altezze vicine ai 3 metri. Le foglie aghiformi sono ricche di ghiandole che producono gli oli che conferiscono il caratteristico aroma, e i suoi piccolo fiori possono essere bianchi o azzurri, da cui le api ne producono un miele dall’inconfondibile aroma. Questo arbusto che spesso si utilizza nei giardini come siepe, è molto diffuso anche su terrazze e balconi di chi ama (ed utilizza) le erbe aromatiche.

Nella cucina di Dieta Social il rosmarino è utilizzato per insaporire piatti di ogni tipo: zuppe e minestre, carni, patate, infusi, ecc…può essere utilizzato fresco, secco, intero o tritato, ma non è solo il suo delizioso profumo a portarlo nelle nostre ricette, il rosmarino è una vera e propria miniera di sostanze dalle importanti attività biologiche. Questa pianta contiene degli importanti oli essenziali tra i quali 1,8-cineolo, camfene, α-terpineolo e borneolo, che conferiscono il caratteristico aroma alla pianta, ma presentano anche importanti proprietà antiossidantiantimicrobiche e anticancerogene. Altro gruppo di sostanze di grande importanza è quello dei polifenoli, che includono sia flavonoidi come gallocatechina ed esperidina, sia derivati degli acidi fenolici come l’acido rosmarinico. Molto abbondanti e di notevole importanza sono infine diterpeni, che proteggono le cellule del sistema nervoso da processi di ossidazione causati da radicali liberi, e possono contribuire all’attivazione di enzimi essenziali per il mantenimento dell’equilibrio ossidativo cellulare. Sono anche in grado di “catturare” ioni metallici come rame e ferro, che spesso si accumulano nelle cellule nervose danneggiandone la funzionalità e provocando malattie neurodegenerative. La comunità scientifica lavora costantemente per un possibile uso dei diterpeni del rosmarino nella cura del morbo di Alzheimer e del morbo di Parkinson.

Diversi studi hanno dimostrato come l’acido rosmarinico è in grado di ridurre in maniera significativa la proliferazione delle cellule tumorali, sia grazie alla sua capacità di inibire la formazione di nuovi vasi sanguigni, essenziali per lo sviluppo delle masse tumorali, sia per la capacità di indurre la morte delle cellule cancerose. Infine, il rosmarino ha anche una spiccata attività antimicrobica contro diversi tipi di batteri, come ad esempio lo Stafilococco o la Salmonella, attività legata sempre ai fenoli e ai diterpeni che contiene.

Un suggerimento: se usate il rosmarino secco, tritatelo finemente prima di utilizzarlo, questo permetterà la riattivazione di tutti i composti biologicamente attivi.

È vostra abitudine arricchire i vostri piatti di profumo e salute con il rosmarino?

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