Proteggi il tuo fegato con la rapa rossa

Le rape rosse sono una delle tante varietà della barbabietola, Beta vulgaris, una pianta della famiglia delle Chenopodiacee probabilmente originaria dell’Africa del Nord. Della rapa rossa consumiamo soprattutto il fittone, rotondo e carnoso, con una buccia liscia e sottile, dal brillante colore rosso violaceo. Il colore tuttavia cambia molto nelle diverse varietà, va dal giallo arancio al violetto, e si trovano anche varietà con strati di colore alternato rosso e bianco.
Vediamo i valori nutrizionali della rapa rossa:
Contrariamente a quanto si pensa (poiché scambiate con le barbabietole bianche da zucchero), le rape rosse hanno un contenuto energetico modesto.
Per 100 grammi di questo vegetale i carboidrati sono circa 10 gr, di cui 7,5 gr sono zuccheri e 2,5 gr fibra, le proteine sono 1,5 gr e i grassi appena 0,2 gr. E’ molto elevato il contenuto di folati, buono il contenuto di vitamine del gruppo B e di vitamina C, e molto importante anche il contenuto dei minerali, tipico delle radici, con rilevanti quantità di manganese, potassio, magnesio, ferro, fosforo e rame.
Molti avvertono in maniera accentuata il loro caratteristico sapore di terra, dovuto alla presenza di geosmina, una sostanza a cui il nostro olfatto è estremamente sensibile.
Le rape rosse sono ricche di nitrati inorganici, sostanze il cui consumo è associato alla riduzione dell’ipertensione, il loro colore rosso violaceo è dovuto all’abbondante presenza di betanina, un glicoside utilizzato nell’industria alimentare come colorante naturale (E162). Se il consumo di rape rosse è elevato, la betanina che non è metabolizzata nel nostro organismo, può dare una colorazione rossastra alle urine, un fenomeno del tutto inoffensivo.
La betanina, in particolare, desta moltissimo interesse nella ricerca scientifica per le sue rilevanti proprietà antiossidanti, soprattutto a carico del colesterolo LDL, e i possibili effetti positivi sulla salute.
Approfondiamo un po’:
La betaina presente nelle rape rosse è la betaina di glicina, una sostanza che partecipa ad un gran numero di processi metabolici e una sua carenza nell’alimentazione può compromettere la funzione epatica, soprattutto quella legata al metabolismo dei grassi, con conseguente steatosi epatica e aumento dei lipidi ematici. Questo metabolita riduce infatti l’accumulo di grasso nel fegato e contribuisce alla riduzione del colesterolo LDL e dei trigliceridi. Inoltre, grazie alla sua attività, la betaina, si accumula nelle cellule del rene proteggendole dalle elevate concentrazioni di sali ed urea. L’importante contenuto di sostanze antiossidanti conferisce alle rape rosse un ruolo di primo piano nell’alimentazione salutare utile alla prevenzione di diverse patologie. Per questo motivo, nel rispetto della stagionalità, noi di Dieta Social le indichiamo spesso nei nostri menù.
Voi apprezzate il particolare sapore della rapa (o barbabietola) rossa?
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